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Programma

PREMESSA

 

Il ciclo di incontri in videoconferenza con rappresentanti di società, atleti e tecnici delle diverse regioni, ha registrato una numerosa e attiva partecipazione per la quale ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno voluto offrirci la possibilità di presentare la nostra squadra e di illustrare e discutere le nostre proposte. Come atteso, nel corso degli incontri sono stati toccati temi importanti e sono emersi spunti interessanti che sono stati e saranno oggetto di attenta riflessione. Ciò conferma la bontà della scelta di porre la base di ogni nostra iniziativa l’ascolto e il confronto con tutte le componenti del mondo schermistico.

RIPRESA POST COVID:

Ripresa dell’attività: Compatibilmente con l’evoluzione della pandemia, riprendere l’attività agonistica per la parte restante della stagione 20/21, adattando formule e dimensione numerica delle competizioni in funzione dei protocolli e delle normative in vigore al momento, senza escludere la possibilità di un ragionevole prolungamento della stagione.

Dopo la lunga serie di allenamenti assoluti, giovanili e paralimpici degli ultimi mesi, il progetto “Pronti a Voi”, lanciato dal Consiglio Federale, rappresenta il primo passo nella direzione di una ripartenza dell’attività agonistica: i test event che si sono svolti nei giorni scorsi sono  serviti a verificare sul campo la funzionalità del “protocollo gara”, a individuare possibili criticità e a preparare il passo successivo, costituito dallo svolgimento delle competizioni  regionali/interregionali, aperte alla partecipazione di tutti gli atleti tesserati e valide per la qualificazione alle successive prove nazionali.

A questo punto, dopo un anno intero di stop, la ripresa dell’attività agonistica per tutti i nostri atleti, chiesta “a gran voce“ dalle società e dai tecnici, costituisce per noi una priorità da perseguire con la massima determinazione, pur rispettando scrupolosamente le prescrizioni di sicurezza in vigore.

Da questo punto di vista, il recente, definitivo riconoscimento della validità del tampone rapido da parte del Ministero della Salute ha rappresentato una novità importante in vista di una ripartenza dell’attività agonistica.

L’obiettivo resta quello di assegnare i titoli nazionali delle varie specialità e categorie, con la speranza di poter anche allestire, in sicurezza, un’edizione “completa” del Gran Premio Giovanissimi dopo la pausa estiva.

L’idea è quella di un prolungamento del GPG 2021, un’“edizione speciale”, da tenersi in autunno, se la situazione sanitaria lo permetterà, consentendo agli atleti coinvolti di mantenere la categoria 2020/21. L’evento avrebbe una valenza promozionale importante perché si svolgerebbe a valle dei giochi olimpici e paralimpici di Tokyo e farebbe da traino pubblicitario in termini di entusiasmo collettivo, coinvolgendo i nostri sponsor e gli atleti medagliati a Tokyo.

Dopo l’emergenza: Tra le primissime iniziative del nuovo Consiglio Federale ci sarà l’avvio di una ulteriore azione di monitoraggio, nel solco già tracciato dalla compagine precedente, con l’obiettivo di “fotografare” la situazione dei vari territori mediante l’acquisizione di informazioni attendibili e aggiornate, indispensabili per programmare e supportare nel miglior modo possibile la delicata fase di ripresa dell’attività.

Sarà importante aggiornare la situazione dei tesserati e il quadro nazionale delle attività, monitorando accuratamente lo stato del movimento per individuare le più opportune forme di intervento a sostegno di società, atleti, tecnici, arbitri, al fine di ricondurre nel più breve tempo possibile ogni settore della vita Federale ad una condizione di normalità e piena operatività.

Di concerto con la Segreteria e gli Uffici Federali, sarà costituito un apposito gruppo di lavoro che dovrà operare in sinergia con gli organi territoriali per poi riferire al Consiglio Federale.

GESTIONE FEDERALE:

Funzionamento: puntare a una gestione collegiale valorizzando le competenze e le professionalità disponibili e rendendo maggiormente operative le deleghe conferite a ciascun Consigliere; assicurare un intenso e costante collegamento tra tutte le componenti federali, anche mediante il razionale utilizzo degli strumenti di lavoro a distanza, ampiamente sperimentati durante l’emergenza Covid.

Valorizzare e responsabilizzare le strutture territoriali (Comitati/Delegati Regionali, Delegati GSA) e le Commissioni, dando il giusto riconoscimento a Presidenti e Delegati.

Accrescere le occasioni di interazione tra organi centrali e periferici potenziando il ruolo della Consulta e ponendo particolare attenzione alla presenza sul territorio dei Consiglieri e del Presidente.

Con riguardo allo Staff del Presidente, l’esperienza di questi anni ha evidenziato l’opportunità di renderlo meno ampio, ma più operativo: poche persone di particolare competenza in grado di occuparsi di specifici obiettivi fissati da Consiglio Federale.

Rapporti con le società: Creare una task force in seno allo stesso consiglio federale, col compito di fornire assistenza alle società nella gestione dei rapporti con le amministrazioni locali e un servizio di consulenza e concreto supporto nella ricerca di nuovi sponsor o nella gestione dei rapporti con quelli esistenti.

Assicurare supporto e assistenza nei rapporti con le amministrazioni nonché in relazione a obblighi  e adempimenti richiesti dalle normative vigenti (in materia fiscale, sanitaria, di tutela della privacy ecc.), sia attraverso iniziative di formazione, sia implementando uno sportello federale di assistenza in grado di fornire risposte in tempi brevi avvalendosi del contributo di esperti delle varie materie. Il reperimento delle informazioni verrà facilitato attraverso la creazione di apposite sezioni del sito federale nelle quali potranno essere raccolti i documenti di interesse, le risposte degli esperti, le FAQ. 

ATTIVITA' AGONISTICA:

Regolamentazione gare: utilizzare l’annata di transizione imposta dalla pandemia per rivisitare con attenzione le regole vigenti e superare alcune criticità emerse nel corso degli anni: in particolare, rivedere le norme relative al numero degli atleti ammessi, nelle singole specialità, alle fasi finali dei rispettivi campionati italiani.

A tal fine, in collaborazione col Settore Tecnico Federale, i Comitati Regionali, il GSA e coinvolgendo tutte le competenze che possano rivelarsi utili, elaborare un progetto organico di revisione del regolamento dell’attività agonistica.

Rivedere il regolamento delle gare zonali, introducendo criteri di suddivisione più razionali che consentano di organizzare, nelle varie aree, gare il più possibile omogenee sia per il numero che per il livello tecnico dei partecipanti.

Per dare supporto a società e famiglie nel fronteggiare le difficoltà economiche post-emergenza, introdurre opportuni correttivi per alleggerire il calendario delle competizioni ed evitare sessioni di gara eccessivamente numerose e difficili da organizzare.

Il potenziamento dell’attività a livello locale/amatoriale potrà anche realizzarsi attraverso iniziative private organizzate dalle singole società. La Federazione dovrà valorizzare tali iniziative sia prevedendo opportune “finestre temporali” nel calendario, sia fissando uno standard minimo, una sorta di “bollino federale” di qualità a garanzia dei partecipanti, che gli organizzatori potranno ottenere impegnandosi all’osservanza di determinati criteri organizzativi.

Potenziare l’attività a livello territoriale per offrire alla fascia pre-agonistica e a quelle amatoriali di ogni età maggiori occasioni di confronto commisurate alle specifiche esigenze di queste tipologie di atleti, senza, per questo, indebolire l’attività di livello più alto.

Come più volte emerso nel corso degli incontri con le società, la giusta esigenza di dare maggiore spazio alla dimensione locale e alla fascia più “amatoriale” dei praticanti non deve far perdere di vista l’importanza centrale dell’attività di carattere nazionale, essenziale e insostituibile soprattutto per le realtà schermistiche operanti nelle regioni più piccole o nelle zone più periferiche del paese. Non bisogna dimenticare che l’attuale modello ha consentito anche a schermidori provenienti da piccole società decentrate di crescere e raggiungere risultati di eccellenza.

La vigente regolamentazione dell’attività agonistica dovrà essere sottoposta a un attento intervento di aggiornamento: non si tratta di stravolgere un modello che, negli anni, ha dimostrato di funzionare e ha prodotto risultati, ma di adeguarlo ai tempi e alle situazioni.

Quando fu introdotto, quasi venti anni fa, i numeri dei partecipanti alle gare erano assai più contenuti e non ponevano particolari problemi: oggi la situazione è diversa.

La revisione delle regole dovrà tener conto dei seguenti criteri:

Impossibilità di regolare in modo assolutamente identico realtà profondamente diverse. Le problematiche della spada, che ha numeri molto alti, sono diverse da quella della sciabola, in particolare femminile, i cui numeri, invece, sono troppo bassi e richiedono, semmai, un’azione di incentivazione alla pratica di questa specialità.

Necessità di introdurre opportuni correttivi per evitare lo svolgimento di gare monstre da 600 e più partecipanti (quelle che si volevano eliminare al tempo in cui il sistema fu introdotto), con tutte le implicazioni negative di tipo logistico ed economico; così facendo, si faciliterà il reperimento delle sedi gara, ampliando il numero di strutture idonee.

Opportunità di introdurre il criterio della percentuale di qualificati che, senza creare disparità di trattamento, ha il vantaggio di riproporzionare il grado di difficoltà della qualificazione nelle varie armi in funzione del numero dei partecipanti alla prova;

Necessità di rivedere i criteri di ripartizione delle zone, per superare gli attuali, evidenti squilibri e creare raggruppamenti omogenei che rendano possibile l’organizzazione di competizioni ugualmente appetibili nelle diverse aree del paese.

Con riferimento alla struttura del nostro sistema gare, al di là del carattere palesemente strumentale di certe critiche, bisogna riconoscere però che alcune problematiche esistono e sono percepite in modo piuttosto diffuso. In particolare, si lamenta l’alto costo della partecipazione all’attività agonistica nazionale e la carenza di manifestazioni, magari a carattere locale, rivolte a quella parte dell’utenza che, per scelta, livello tecnico o situazione economica, è interessata a un’attività di tipo amatoriale.

Si tratta, quindi, di ampliare gli spazi a disposizione di questa fascia di praticanti, senza rinunciare a tenere alto il livello della nostra scherma.

Per una federazione come la nostra, al di là dell’impegno etico di salvaguardare una tradizione di eccellenza, il perseguimento di risultati prestigiosi è vitale. Per come è regolata la distribuzione delle risorse tra le federazioni sportive, nessun realistico aumento dei tesserati potrebbe compensare una massiccia decurtazione della parte di contributo legata ai risultati.

Insomma, una FIS con più tesserati, ma meno risultati, sarebbe una FIS più povera. E non vale l’obiezione secondo cui i criteri di ripartizione stanno cambiando e, in futuro, le risorse verranno convogliate prevalentemente verso lo sport di base. Questo è un problema generale di politica sportiva: o si riuscirà a far capire ai nostri governanti che senza risorse lo sport di vertice muore (è così ovunque) oppure le federazioni come la nostra, che non potranno mai raggiungere una massa critica di centinaia di migliaia di tesserati, incontreranno grossissime difficoltà.

SETTORE TECNICO:

Giochi Olimpici e Paralimpici: Assicurare piena continuità tecnica nella conduzione delle squadre fino all’appuntamento olimpico e paralimpico; fornire il massimo supporto alla preparazione dei nostri atleti, beneficiando, nel settore olimpico, della qualificazione già acquisita in tutte le specialità.

Tecnici: Gli sviluppi della situazione politica generale ancora non consentono di sapere quale sarà il punto di arrivo del processo di riforma che sta interessando il mondo dello sport in ogni suo aspetto.

Questo vale, tra l’altro, per le nuove disposizioni in materia di lavoro sportivo recentemente  emanate dal CdM.  Quando il quadro normativo sarà più chiaro, si dovranno promuovere azioni tese a favorire l’inquadramento lavorativo e l’introduzione di maggiori tutele per i tecnici, evitando promesse demagogiche e senza caricare le società di oneri non sostenibili.

Per poter agire con efficacia, sarà essenziale partire dall’acquisizione di dati precisi e attendibili,  per stimolare la collaborazione di tutte le componenti interessate: società, tecnici, AIMS, mettendo a disposizione tutte le competenze utili per la ricerca di soluzioni il più possibile eque, realistiche e sostenibili.

In occasione di allenamenti e gare, promuovere momenti di incontro e di scambio tra tecnici emergenti ed esperti.

Allenamenti decentrati: Sulla scorta delle migliori esperienze realizzate negli ultimi anni, proseguire e potenziare le attività di allenamento decentrate sul territorio, specie a beneficio delle categorie U17, U20 e U23, ma anche di atleti della categoria assoluti di alto livello tecnico, anche se non di primissima fascia, che sono una risorsa molto importante per le società e per la crescita dei giovani talenti.

Settore Paralimpico: Partendo dall’ottimo lavoro fatto dalla FIS nell’ultimo decennio, sarà necessario creare un gruppo di lavoro dedicato, che possa incrementare l’attività di promozione e reclutamento, con specifiche iniziative presso unità spinali, centri INAIL, associazioni nel terzo settore.

Garantire una propaganda territoriale periferica e capillare, soprattutto al Sud e nelle Isole, luoghi dove, nonostante la crescita costante dei numeri di tesserati paralimpici degli ultimi anni, resta in ogni caso limitata e poco diffusa la scherma in carrozzina, anche a causa della distribuzione non uniforme a livello nazionale dei centri spinali (https://www.paoloazzi.net/documenti).

Costituire un settore giovanile paralimpico, a partire dalla categoria under 14, tuttora assente nel panorama nazionale: per farlo bisognerà interagire in modo continuativo e massivo con associazioni che si occupino di disabilità, soprattutto alla nascita, sul territorio nazionale e regionale (e.g. Dynamo Camp: https://www.dynamocamp.org/, https://www.spinabifidaitalia.it/associazione-spina-bifida-italia-onlus).

Favorire la crescita del movimento e il ricambio generazionale assicurando al Settore Tecnico il supporto e le risorse necessarie per seguire adeguatamente la formazione e la crescita di quanti si avvicinano al nostro sport, con particolare attenzione per i più giovani, che potranno anche beneficiare delle nuove disposizioni in tema di accesso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato.

Rafforzare e incentivare ulteriormente il processo di integrazione promuovendo lo svolgimento di un maggior numero di iniziative congiunte olimpiche e paralimpiche (gare e allenamenti integrati). Proseguire e rafforzare il processo di sviluppo dell’attività riservata ai non vedenti, cercando, anche qui, di interagire con le relative associazioni.

Istituire una nuova categoria (D?), o più categorie in seno alla stessa, che si occupino di disabili intellettivi.

Master: Il movimento Master, partendo da piccoli numeri e da una dimensione del tutto amatoriale, si è sviluppato negli anni sotto la guida e l’impulso dell’AMIS, fino a diventare una componente molto importante del mondo schermistico italiano. Questa impostazione di fondo, a nostro modo di vedere, merita di essere mantenuta: intendiamo quindi, rispettare l’autonomia dell’AMIS, condividerne i progetti e sostenerne l’attività ad ogni livello, con un’attenzione particolare verso iniziative che invoglino ad avvicinare la nostra disciplina in età adulta.

SETTORE ARBITRALE:

Il GSA: Il settore arbitrale italiano rappresenta un’eccellenza a livello internazionale: non per caso è rappresentato, a livello di Commissioni, sia nella FIE che nella Confederazione Europea che nell’IWAS e sarà presente con due suoi arbitri ai Giochi Olimpici di Tokyo (privilegio riservato, nel mondo, a tre sole nazioni).

Ma, quel che più conta, il GSA, che nell’ultimo quadriennio ha fortemente ringiovanito i suoi ranghi, ha dimostrato la capacità di coprire in modo ottimale le esigenze legate a un’attività agonistica vasta e articolata. Per dare continuità a tutto questo e favorire la ripartenza dopo il lungo stop determinato dalla pandemia, si dovrà potenziare e strutturare maggiormente l’attività di formazione rendendo più stretto il rapporto con i delegati regionali, la cui azione andrà sostenuta e incoraggiata anche con opportuni interventi di aggiornamento e affiancamento.

Sotto la supervisione e il coordinamento della Commissione Arbitrale, il ruolo dei Delegati dovrà essere valorizzato e rafforzato, soprattutto nella delicata fase di reclutamento e formazione delle nuove leve sia olimpiche che paralimpiche.

Incoraggiare gli scambi internazionali con i settori arbitrali di altre Federazioni, sia quelle di alto livello, per confrontare le rispettive esperienze, sia quelle di minore tradizione e prestigio per contribuire alla crescita della loro classe arbitrale.

Promuovere la crescita quantitativa e qualitativa della componente femminile della classe arbitrale, secondo i dettami della FIE e della Confederazione Europea.

Completare la catalogazione e rendere fruibile a fini didattici il vastissimo materiale raccolto o prodotto negli ultimi anni.

Accrescere le occasioni di scambio e di confronto col mondo magistrale e rendere più sistematica l’attività formativa sia a livello locale che nazionale, sfruttando appieno le possibilità offerte dalle diverse piattaforme per la comunicazione a distanza divenute di uso comune durante la pandemia.

Negli anni passati la formazione arbitrale è stata oggetto di attenzione e sono state realizzate iniziative importanti, ma talvolta isolate. La sfida per il futuro è di dare maggiore continuità all’attività di formazione e aggiornamento, che dovrà essere più strutturata in quanto ambito essenziale della formazione federale.

PROMOZIONE E SCUOLA:

Promozione: Rendere più capillare la diffusione della scherma sul territorio nazionale, monitorando e supportando le numerose iniziative di propaganda e divulgazione in essere.

Promuovere ogni possibile forma di collaborazione col mondo della Scuola, sia attraverso contatti diretti con il CONI e il MIUR, sia mediante il supporto a progetti e iniziative di carattere locale.

Assicurare il sostegno della Federazione per la progettazione, realizzazione e acquisizione di materiale propagandistico e tecnico finalizzata allo sviluppo dell’attività di base. Introdurre un’innovativa forma di tesseramento promozionale, in un programma federale per il reclutamento delle nuove leve. Implementare il settore della Scherma Storica favorendo il coinvolgimento di tutte quelle realtà che siano interessate ad operare all’interno della Federazione, nel rispetto dei principi e delle scelte federali.

Quando l’emergenza sanitaria sarà finita e si potrà, finalmente, tornare a programmare un’attività piena, senza più limitazioni, il tema della promozione assumerà un’importanza decisiva per il rilancio del nostro movimento.

Sarà compito prioritario della Federazione l’implementazione di specifiche campagne web e di social strategy, rivolgendo particolare attenzione ai genitori di giovani potenziali atleti della fascia di età più idonea a iniziare la scherma.

Scuola: rilanciare e sostenere il processo di collaborazione con la scuola, proponendo la pratica della scherma come strumento didattico in grado di contribuire, in armonia con i programmi di insegnamento, ad un fecondo sviluppo della personalità dell’alunno. 

Nel quadriennio che si sta concludendo la nostra Federazione ha preso parte al progetto “Scuole Aperte allo Sport”, rivolto a tutte le Federazioni Sportive col sostegno economico e organizzativo del MIUR e del CONI.  Purtroppo, la pandemia ha imposto la sospensione del progetto nel quale la FIS si era ben inserita riuscendo a essere presente in 9 regioni il primo anno e in 12 il secondo; l’esperienza del primo biennio, comunque, ha dimostrato la valenza dell’iniziativa, che ci ha consentito di entrare nella scuola dalla porta principale.

L’inserimento della scherma nel mondo scolastico resta una finalità che il nostro Gruppo intende perseguire sfruttando e valorizzando tutte le iniziative in corso, come il progetto “A Scuola di Scherma”, che, negli anni ha permesso a molte società di portare la scherma all’interno delle scuole coinvolgendo un gran numero di ragazzi e ragazze, grazie al sostegno di Kinder “Joy of Moving”.

Massima attenzione verrà rivolta ai programmi che il MIUR intenderà avviare nei prossimi anni per far sì che la scherma possa inserirsi in maniera incisiva e permanente.

L’attenzione principale sarà rivolta alle scuole primarie con un programma federale ludico-motorio volto a diffondere tra gli alunni, prima degli aspetti tecnici della pratica sportiva, i valori fondanti della nostra disciplina, lealtà, fair play, rispetto delle regole e dell’avversario, in quanto strumenti utili per la crescita umana e culturale dei ragazzi. 

A livello nazionale la FIS avrà il compito di coordinare le attività rivolte a questo obiettivo: alle associazioni e società già presenti nel mondo della scuola verrà offerto sostegno sia mettendo a disposizione materiale sportivo e promozionale, sia proponendo ai tecnici impegnati in questi ambiti, specialmente ai più giovani, momenti di formazione finalizzati all’acquisizione di conoscenze utili per un corretto approccio al mondo scolastico.

Per contrastare il fenomeno dell’abbandono, che non riguarda solo la nostra disciplina, la Federazione dovrà ricercare forme di collaborazione con gli Atenei italiani  per assicurare la presenza della scherma negli impianti sportivi universitari e promuoverne la pratica tra gli studenti. Altro obiettivo sarà quello di candidarsi a collaborazioni di partenariato nell’ambito del progetto europeo Erasmus Plus Sport.

Per perseguire efficacemente queste finalità sarà necessario promuovere un’adeguata formazione rivolta in primis ai Dirigenti delle Associazioni che dovranno collaborare, in una relazione di tipo circolare, con la Federazione e, in particolare, con i suoi organi territoriali.

FORMAZIONE:

Formazione:  In stretta collaborazione con gli organi territoriali,  sviluppare un sistema federale della formazione che, pur rispettando l’autonomia delle diverse componenti, sia in grado di regolare, coordinare e supportare tutti i progetti formativi facenti capo alla Federazione quale che sia l’area a cui si riferiscono (tecnica, amministrativa, dirigenziale, arbitrale, medica ecc.).

Il successo di partecipazione riscontrato nelle ultime iniziative realizzate, sia in presenza che via webinar, dimostra quanto il tema della formazione sia sentito e percepito in modo positivo.

L’impegno è quello di sviluppare un programma di corsi sulla comunicazione, sul digital marketing, e su aspetti fiscali, tributari e giuridici da elargire nei relativi settori ad atleti di vertice e giovani leve, ma soprattutto ai dirigenti di associazioni e società, con aggiornamenti periodici e mirati.

Il perseguimento di questo obiettivo sarà facilitato dal ricorso alle nuove modalità di formazione online che consentono di ottenere alti livelli di partecipazione mantenendo bassi i costi.

Proseguendo un percorso iniziato nell’ultimo quadriennio, andranno incentivati e potenziati i rapporti di collaborazione con facoltà universitarie, istituti ed enti operanti in ambito formativo.

Formazione dei Tecnici:  In ambito magistrale, alla luce dei buoni risultati realizzati, proseguire e potenziare la collaborazione con l’AIMS, nel pieno rispetto dell’autonomia e del ruolo di quest’ultima; 

Migliorare e aggiornare costantemente il percorso formativo dei Tecnici di Scherma secondo le linee guida del nuovo Regolamento Federale, attualmente in attesa di approvazione da parte del CONI.

Mettere a punto e attivare un percorso formativo ad hoc per consentire agli atleti paralimpici che lo desiderino di diventare tecnici di scherma.

Sondare ogni possibilità di ricomposizione della controversia in atto con l’Accademia Nazionale di Scherma nel rispetto delle prerogative di quest’ultima, alla sola condizione che venga riconosciuto il diritto/dovere della Federazione di curare la formazione dei tecnici che intendano operare all’interno del sistema federale.

COMUNICAZIONE E MARKETING:

Comunicazione: Mantenere e incrementare la buona visibilità acquisita dalla scherma nel panorama mediatico sia nazionale che locale grazie all’ottimo lavoro svolto in questi anni. Accrescere la rapidità degli aggiornamenti del sito web federale rispetto agli eventi in corso, mantenendo l’aspetto grafico sempre al passo con i tempi; consolidarne la funzione di portale istituzionale di comunicazione, informazione e approfondimento; accrescerne l’interazione con i new media (social, podcast, piattaforme streaming). 

Continuare a relazionarsi con i media tradizionali, quali giornali e tv generaliste, capaci ancor oggi di raggiungere un target ampio, dedicando però un’attenzione particolare ai social media e ai canali di comunicazione diretta, quali Whatsapp o Telegram, per la trasmissione informativa immediata.

L’area Comunicazione della Federazione dovrà connotarsi sempre più come una vera e propria Media House, capace di generare contenuti, foto e materiale video e di declinare nei vari linguaggi mediatici le comunicazioni, le informazioni e i valori della scherma.

Completare lo sviluppo di una app dedicata alla fruizione di risultati classifiche e news in tempo reale.

Implementare le interazioni e la collaborazione della struttura centrale di comunicazione con i comitati organizzatori locali e con i comitati regionali, al fine di rendere più omogenea possibile la comunicazione verso l’esterno.

Marketing: Continuare nel percorso di crescita dell’immagine federale proseguendo il lavoro svolto negli ultimi anni grazie al sapiente utilizzo delle piattaforme social come leva di marketing innovativa e coinvolgente.

Nel panorama schermistico mondiale, per numero di followers sulle varie piattaforme social, la FIS è seconda soltanto alla FIE: in periodo di pandemia, senza gare ed eventi, i canali social della FIS raggiungono in media 80.000 persone, con picchi che hanno raggiunto le 150.000 unità.

La sfida sarà quella di incrementare i numeri registrati sui social federali per accrescere la community e la percezione del valore della Federazione.

Potenziare ulteriormente il processo di storytelling di tutta l’attività agonistica, sia degli eventi più importanti che dei tornei giovanili, mediante una costante copertura fotografica e video, rimanendo sempre al passo con i tempi, le nuove tecnologie e i nuovi trend.

Accrescere l’impatto e l’attrattività dei nostri eventi sia per mantenere e valorizzare ulteriormente le sponsorship già in essere che per favorire l’acquisizione di nuovi sponsor.

Continuare nell’ideazione di iniziative promozionali e di P.R. che coinvolgano sia gli atleti più rappresentativi sia i più giovani.

RAPPORTI INTERNAZIONALI E ISTITUZIONALI:

Il ruolo dell’Italia: difendere la posizione di primissimo piano acquisita dall’Italia schermistica  nell’ultimo decennio sia a livello mondiale che continentale; continuare a offrire la massima disponibilità alla collaborazione internazionale, ma senza rinunciare alla nostra autonomia di giudizio né cedere a lusinghe di tipo economico; coltivare e tenere viva la ricchissima rete di relazioni costruita negli anni grazie a un'attenta azione politica e alla riconosciuta qualità dei rappresentanti italiani in seno ai vari organismi internazionali.

Relazioni istituzionali: Proseguire e consolidare le relazioni istituzionali di alto profilo che in molteplici occasioni hanno richiamato l’attenzione delle più alte cariche istituzionali nei confronti dei nostri atleti, tecnici e dirigenti.

Consolidare e sviluppare la rete di relazioni con gli enti territoriali, anche attraverso il rilancio, al del progetto FIS city partner, dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria.

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